In quel sorriso beffardo c'è tutto il giudizio che, da subito, ha impedito a lei la vendita e a me di uscire contenta e felice con il mio abito per il matrimonio.
Come counselor ho scelto di occuparmi, in particolare, di maternità e di alimentazione. Comune denominatore: la donna e i fantasmi con cui si trova a combattere.
Sempre più spesso, ragazze via via più giovani, si ritrovano a combattere con un'immagine del proprio corpo distorta e la pubblicità, le amiche e le commesse non le aiutano nella lenta e, a volte troppo, dolorosa accettazione della propria fisicità. Negli ultimi anni, l'età in cui insorgono disturbi legati all'alimentazione si è abbassata ed alzata: possono soffrirne bimbe di 8 anni e donne di 40. Non sembrano essere pià legati alla fase di cambiamento e di smarrimento tipico dell'età adolescenziale. Altri fattori influenzano e favoriscono l'insorgere di questo disagio. Uno dei più importanti: la pressione sociale.Certo, non sarà la commesa di turno a provocarlo. Ma può fare molti danni. E, se non si hanno gli strumenti per difendersi, la ferita inferta è profonda.
Chi è mamma da poco ha tante cose a cui pensare e di cui occuparsi. Eppure è proprio in questo periodo che l'immagine positiva di sè vacilla. Ritrovare la forma fisica può diventare un chiodo fisso, sentirsi non più desiderabili porta a sofferenza.
Una neo mamma è tosta quando si tratta del proprio cucciolo, ma può essere molto fragile riguardo a se stessa. E certi commenti non aiutano.
Come difendersi? Innanzitutto guardandoci. Diamo uno sguardo a questo corpo, così cambiato e sempre uguale. Non distogliamo lo sguardo. Accarezziamolo e prendiamocene cura: con una doccia, massaggiandolo con l'olio del pargolo, abbracciandolo, mettendo dello smalto sui piedi, una seduta dall'estetista (magari a casa con la nonna che guarda il pupo). Tempo per noi ce n'è sempre poco, pochissimo, un soffio. Chiediamo aiuto per riprenderne un po'. Quel tanto che basta a guardarci. E' un corpo ancora pieno. Di energie e di speranza, oltre che di ansia e pensieri.
Guardo mia figlia e penso che vorrei un mondo dove i giudizi non esistono. La verità è che la prima a non giudicarsi, male, devo essere io ed è questo che vorrei insegnarle. Ed è questa la vera difesa di sé.
Piano piano scriverò, con il vostro aiuto, altri post rispetto a qualche esperimento da fare riguardo alla propria immagine. Se avete dei suggerimenti, scrivete.
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