Luoghi comuni? Certamente. Stereotipi degni della peggior rivista femminile? Assolutamente. Eppure ci sono inciampiata qualche sera fa!
Cena fuori con una collega di mio marito. Era qui per vedere dei clienti. Fino all'ultimo non sapevamo se saremmo usciti tutti insieme oppure loro due con il cliente. Alle sette e mezza ho la conferma: a cena ero invitata pure io con la bimba. Ho pensato ai miei capelli pieni di pappa, ai peli sulle gambe, alle occhiaie delle notti insonni, ai brufoli per quel cavolo di pezzo di cioccolata che mi ero mangiata (divorata, ehm) il giorno prima......e così via, non ho voluto approfondire.
No! Andate voi due, io non vengo! Poi, come un fulmine, ho ripensato alla conversazione di qualche settimana prima: ma com'è sta collega? Mmmm, guarda c'è la foto sull'organigramma aziendale. Beccato! Eh, lo conosco. Se non da pareri sta facendo Ponzio. Sta pensando: meglio che di mio non metta nulla, altrimenti questa inizia con i suoi castelli in aria. E così mi mostra la foto affinchè sia io a decidere. Ovviamente una figa da paura. Ehm, è questa che ti ha fatto affiancamento???? Si si. Dio mio, uccidimi! Figurati, per vedersi con il cliente, sarà truccata, tacco alto, abito formale. Tra quanto ci vediamo? Otto e un quarto. Cosa???? Scatto in bagno per cercare di dare un po' di dignità alla mia persona, almeno non emanando tapioca da tutti i pori. Il tempo è poco, anche perchè dobbiamo vestire la bimba e arrivare al ristorante. Ho dieci minuti per decidere se lavarmi o truccarmi. Opto per l'igiene. Cerco, almeno, di vestirmi come una donna e di non sembrare una mamma distrutta. Lei, oltre ad essere bella, è simpatica e alla mano. Mi parla dei suoi progetti di carriera, è molto ambiziosa. La guardo e penso: avrà 27/28 anni. Il mio ragazzo vorrebbe una famiglia ma io non ci penso ora. Ma quanti anni hai? 33! Cioè la mia età. Perchè io sembro più vecchia di dieci anni??? Lo dico a voce alta. E lei, candida, ma tu hai una figlia. E io penso: ah, carogna, allora lo pensi pure tu che io abbia dieci anni più di te! E io che, per una frazione di secondo, ho pensato che fossi una tipa simpatica.
Il punto è che.....di punti in ballo ce n'erano una valanga. L'autostima rispetto alla propria immagine. Ovviamente sotto le scarpe. Per quante diete si possano fare, manca sempre quel chilo, il vestito non adatto, il verso dei capelli sbagliato dietro cui si nasconde la paura di non essere più desiderabili e, di conseguenza, che tutte le altre siano più belle agli occhi del nostro compagno e, soprattutto, ai nostri. La carriera. Purtroppo, per la maggioranza delle donne, o si è mamma o si ha successo sul lavoro. Riuscire a raggiungere entrambi gli obiettivi sembra impossibile per tutta una serie di motivi. Uno dei maggiori ostacoli è rappresentato dagli stereotipi e dai pregiudizi sociali riguardo la figura femminile, il lavoro e la maternità. Da quando sono mamma mi sono sentita ripetere molte volte la stessa frase: e il lavoro? O, quindi non lavori? E cosa fai tutto il giorno? Sembra che fare la mamma non sia, poi, tanto impegnativo. Eppure ti impegna 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza ferie, riposi, giustificazioni che tengano. E, quindi, anche l'autostima rispetto al lavoro langue.
Il nostro valore viene misurato, dagli altri e da noi stesse, secondo i risultati e i successi. Ecco perchè anche diventare la migliore madre del mondo diventa fondamentale e trasforma molte donne, specie sui social network, in giudici e rompiballe esperte su qualunque argomento inerente la maternità: il mio parto è stato più naturale/doloroso/meraviglioso del tuo; mio figlio cammina, parla e già risolve espressioni matematiche a 6 mesi e così via, in una guerra che fa male a tutte.
Cara mamma che in questo particolare momento della tua vita non ti trovi poi tanto gnocca, ti stai pure un po' sulle balle e pensi di valere poco perchè, in fondo, hai SOLO fatto un figlio, guardala bene quella creatura. Guardala e ricordati che: hai avuto le palle di farti nove mesi con nausee, crampi, mal di testa, tempeste ormonali, sciatiche e malesseri di ogni tipo aspettando solo di poter soffrire per poter partorire il tuo cucciolo, sopportando critiche e consigli di chiunque con una pazienza che Giobbe li avrebbe fatti a fettine molto prima. Passi notti insonni per quella creatura, quando prepari il latte e/o la pappa sembri un piccolo alchimista, stai diventando esperto di ogni sorta di patologia infantile e, soprattutto, tieni a bada l'ansia che ti divora pensando a quale male orribile potrebbe avere, alla sola vista di un microscopico puntino rosso sulla punta del suo dito paffutello. Tu che sei diventata sollevatrice di pesi massimi, tra carrozzine, borse - fasciatoio, borse della spesa, posta e, ovviamente, la creatura che nella carrozzina non ci vuole stare. Tu che lo aiuti a vivere tutti i giorni con la tua costante cura, presenza e dedizione.
A fine serata, la ragazza mi racconta di un lavoro per cui non aveva dormito 2 notti consecutive. Cioè capisci?! Ero morta! Ah bella! Sono mesi che non dormo una notte intera (senza contare gli ultimi due della gravidanza che manco l'argano per riuscire a cambiare fianco). Mi ritengo fortunata quando dormo due ore di seguito e ancora reggo il colpo! E dovrei sentirmi minacciata da te? Ma va!!

Che ti posso dire...ti adoro! Mi sembra di leggere il mio pensiero ogni volta che leggo un tuo post. Mamma da quasi 8 mesi e rientrata a lavoro da due settimane. Non dormo più di due ore di fila da Novembre e stamattina mi sono chiesta se, con la cera che ho, sono ancora viva...
RispondiEliminaGrazie! in effetti anche io me lo chiedo...Ero davanti ad una vetrina ieri e ho pensato "Oddio, ma sembro un maschio!" con mio marito che se la rideva sotto i baffi..Sigh!!
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